Tecniche di liposuzione power assistita (PAL)

Fra le tecniche di recente utilizzo si trova anche la liposuzione power assistita, abbreviata con l’acronimo PAL, la quale unisce la tecnica tumescente all’utilizzo di speciali cannule dotate di un movimento meccanico che coadiuva il chirurgo nella frantumazione del tessuto adiposo in eccesso.

L’obiettivo princiaple della pal è quello di preservare i tessuti (i movimenti della cannula nella liposuzione tradizionale li danneggerebbero prolungando i tempi di recupero) e rendere più precisa la liposuzione (eliminando la parte maggiormente faticosa che consiste proprio nei movimenti della cannula impressi con forza fisica dal chirurgo). Le cannule utilizzate durante la pal da un lato sono collegate al sistema di aspirazione e dall’altro al meccanismo elettrico che induce loro il movimento. Ne esistono di due diverse tipologie:

Movimento reciprocante: la velocità viene decisa dal chirurgo che valuta le esigenze caso per caso, mentre il motore della cannula le permette di effettuare brevi movimenti con un raggio di due-tre millimetri. Movimento vibrante: ad emettere vibrazioni ad altissima velocità è la punta della cannula. L’impiego di questa cannula è noto anche con il nome di vibroliposcultura.

Essendo più veloce e pratica la liposuzione power assistita permette l’aspirazione di ingenti quantitativi di grasso e trova utilizzo in quelle zone più ampie quali addome, fianchi e schiena, ma anche sedere e interno ed esterno cosce. Anche le zone delicate risultano indicate a questa procedura, così come accade per quelle più fibrose di schiena e seno maschile.

Procedura di liposuzione assistita meccanicamente

Dopo la visita in cui il chirurgo evidenzia e circoscrive le zone da trattare ha inizio l’intervento chirurgico. Come avviene per la tecnica di liposuzione tumescente il chirurgo effettua delle infiltrazioni con lidocaina (anestetizzante), epinefrina (vasocostrittore) e soluzione fisiologica (fluidificante) nelle aree da trattare. Successivamente vengono praticati i fori di ingresso della cannula, si tratta di incisioni di circa 2 millimetri in prossimità dei solchi cutanei in modo da renderle successivamente invisibili. La cannula viene inserita sotto cute e con le sue vibrazioni disgrega gli adipociti che vengono successivamente aspirati.

Per concludere la procedura possono essere necessarie da una a tre ore dipendentemente dall’estensione e dalla quantità di zone trattate.

Post operatorio

L’uso di indumenti compressivi (ad esempio guaina) è consigliato e dovrebbe prolungarsi per circa trenta giorni.

Il ritorno alla quotidianità potrà avvenire nel giro di tre-quattro giorni, ma inizialmente sarà necessario ridurre l’attività fisica ed evitare sforzi. Eventuali punti di sutura potranno essere rimossi dal chirurgo dopo dieci-quindici giorni.

I primissimi risultati saranno visibili già ad una prima occhiata, a conclusione dell’intervento infatti il fisico si mostrerà più asciutto nelle zone trattate, tuttavia per poter osservare i risultati definitivi sarà necessario attendere dai due ai tre mesi.

In alcuni casi, ad esempio se il volume di grasso da rimuovere è copioso, il chirurgo potrebbe optare per una sedazione generale. Questo aspetto allungherà sensibilmente i tempi di recupero e comporterà il ricovero del paziente la notte successiva all’intervento affinché i suoi parametri vengano monitorati dall’equipe medica.

Criticità

Le criticità sono le medesime che si presentano per la tecnica tumescente, anche se gonfiore ed ecchimosi sono presenti in maniera minore.

Vantaggi

La procedura pal permette di aspirare maggiori quantità di grasso in tempi minori riduce inoltre l’insorgere di ecchimosi ed edema rendendo meno doloroso il post operatorio e accorciando i tempi di recupero. L’utilizzo di microcannule rende impercettibili le cicatrici.

Un aspetto importante di questo trattamento è che l’azione meno dirompente esercitata dalla cannula vibrante, oltre a rendere meno faticoso l’intervento per il chirurgo, ha il grande vantaggio di preservare le cellule adipose che possono essere utilizzate per contestuali interventi di lipofilling (inserimento sottocutaneo di adipe).

 

Approfondimenti:

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Come si scopre l’apnea notturna?

Non essere in grado di riposare adeguatamente significa non riuscire a vivere bene. Frequentemente i disturbi del sonno vengono sottostimati, ma la loro presenza colpisce gravemente anche sull’esistenza quotidiana moderandone in maniera rilevante il valore. Scoprire di quale disturbo si soffre durante il riposo è possibile attraverso un veloce valutazione diagnostico: la polisonnografia. Mentre dorme, in un posto correttamente predisposto, l’individuo viene sottoposto a monitoraggio. Lo scopo del team medico è quello di catalogare alcuni aspetti fisiologici. Ciò perché gli automatismi che ordinano la nostra vita nella veglia, nel riposo affrontano alcuni sostanziali mutamenti , poiché durante questa situazione viviamo una breve perdita di coscienza.

Per tutto il tempo in cui siamo assopiti accade l’alternanza di due stati, che durano più o meno novanta minuti ognuna chiamate periodo REM e periodo NON-REM.
Nel periodo di fase REM (Rapid Eyes Movement ) livelli vitali come ritmo cardiaco e attività respiratoria sono più energici e sopraggiungono l’attività onirica.
Il nostro fisico fa circolare una categoria di ormoni il cui compito principale consiste nel rilassare il tessuto muscolare portandoli ad uno stato vicina alla paralisi
La fase REM permane più o meno novanta minuti e si manifesta per quattro/cinque momenti nell’arco del periodo di riposo.
Il periodo NON-REM è formato da quattro fasi attraverso i quali il nostro assopimento raggiunge la sua estrema vetta. Poiché il dormire compia la sua finalità è indispensabile che codeste due fasi si alternino. La mancanza di tale avvicendamento conduce a disturbi del riposo come: insonnia, sindrome delle apnee notturne, narcolessia, disturbi del comportamento notturno e disturbi del movimento.

La polisonnografia non viene considerata un test invasivo non comporta effetti negativi e non provoca dolore. Il soggetto prima del esame diagonstico non potrà mangiare e bere cibi e bevande contenenti caffè e the e dovrà evitare di utilizzare liquori e vini. Con lo scopo di avere gli esiti adatti a perfezionare una diagnosi si posizionano alcuni sensori che rilevano l’attività del cervello, l’attività dell’apparato cardiaco i dati relativi al movimento di braccia e gambe e la quantità di ossigeno nell’apparato circolatorio. A termine della raccolta degli elementi il paziente sarà sganciato dal polisonnigrafo e potrà tornare a casa. L’insieme degli aspetti fisiologici ottenuti è esplicativo della verosimile presenza di un disagio del sonno e allo specialista è riservato l’incarico di studiarli e giungere alla valutazione. Attività dell’encefalo, e ruotamenti degli occhi esprimono la presenza di narcolessia e fastidi nello stato REM. Alterazioni nei movimenti cardiaci suggeriscono la possibilità di apnee notturne, così come sottolineato anche da una differente saturazione del sangue. Infine costanti movimenti degli arti suggerirebbero la presenza di Sindrome delle gambe senza riposo, ma anche di disturbo dell’atteggiamento durante le stadi REM o NON-REM del riposo.

Liposuzione: Zone più richieste

Aree del corpo principalmente gettonate della liposuzione

Il modellamento delle adiposità è l’intervento maggiormente desiderato in chirurgia estetica . L’obiettivo dell’operazione di liposuzione è il rimodellamento del grasso tramite l’eliminazione dell’adipe localizzato in precise zone attraverso delle speciali cannule.
Le zone del fisico in cui si si presentano più abitualmente accumuli adiposi sono la pancia , gli arti inferiori, il sedere e le cosce, bensì molto dipende dal sesso del paziente: nell’uomo l’area del ventre e delle mammelle è maggiormente colpita, invece per la donna il difetto si verifica in zone come natiche, arti inferiori e cosce. I motivi della presenza di questi accumuli adiposi sono dovute a fisici, familiari o a consuetudini di vita non idonei. La liposcultura viene effettuata a tutte le età, però la peculiarità fondamentale per ottenere ottimi esiti è quello di avere una pelle molto elastica così da adeguarsi alle nuove forme della silhouette dopo l’aspirazione degli accumuli adiposi. In situazioni dove la pelle non appare elastica o quando è eccessivamente in eccedenza (generalmente si parla di persone in età avanzata o che hanno affrontato forti dimagrimenti), è consigliabile l’intervento estetico di rimozione dei tessuti in sovrabbondanza attraverso l’addominoplastica.

Quali possono essere le zone del corpo che si possono migliorare con la tecnica di lipoaspirazione

Generalmente i candidati pazienti alla tecnica di liposuzione mostrano eccesso di adipe in zone corporei come:

  • pancia
  • zona fianchi e sedere
  • cosce
  • zona delle ginocchia
  • gambe e caviglie
  • arti superiori
  • zona del collo

L’intervento di lipoaspirazione viene consigliata anche in situazioni di ginecomastia, cioè l’ingrandimento del seno dell’uomo, condizione molto ordinaria in uomini adulti, ma anche in età adolescenziale. E’ importante sottolineare che l’operazione di liposuzione non è un mezzo per dimagrire rapidamente, né una maniera per cancellare la cellulite, ma un rimodellamento della silhouette.

Intervento di liposuzione liposuzione

Il chirurgo estetico effettua delle piccole incisioni nell’area da ridurre in distretti facilmente occultabili come solchi o pieghe e inserisce le cannule che saranno collegate ad un aspiratore che risucchia le cellule di grasso così da eliminarli definitivamente. L’anestesia è locale con una leggera sedazione che garantisce in questo modo una maggiore scrupolosità operatoria e una minima perdita di sangue. In alcuni casi, anziché l’aspiratore, viene inserita una siringa nella cannula al fine di aspirare il grasso e poterlo riutilizzare in seguito in aree “depresse” o in altre zone corporee (lipofilling). Alla fine dell’operazione, dopo aver aspirato il grasso in eccesso dalle aree stabilite durante la visita specialistica, viene fatta la sutura delle micro incisioni riscontrando l’uniformità dell’aspirazione. L’intervento va eseguito in sala operatoria presso una clinica sicura la quale garantisca sterilità e tutte le proprietà idonee per la sicurezza del soggetto.

Post operatorio liposuzione

Durante il primo periodo post operatorio è importante che il soggetto metta una guaina elastica/contenitiva, che è utile al modellamento del nuovo profilo e principalmente fare aderire tra di loro i tessuti scollati durante l’intervento impedendo così la nascita di sieromi ed lividi. Le aree trattate liposcultura appaiono gonfie per quasi un mese, al contrario ematmi ed ecchimosi svaniranno in dieci giorni circa. Durante i giorni successivi alla lipoaspirazione è consigliabile un leggero esercizio fisico, cercare di mantenere più tempo possibile gli arti inferiori sollevate e non rimanere per lungo tempo in piedi.

Liposuzione o lipofilling

L’intervento di lipofilling è una tecnica che si basa sul prelievo di grasso autologo (cioè del paziente stesso) e in un secondo momento iniettato in altre aree corporee a scopo riempitivo. Infatti durante la liposuzione l’accumulo adiposo in abbondanza, opportunamente trattato, viene riutilizzato per svuotamenti o affossamenti cutanei, per l’aumento del seno senza l’inserimento di protesi mammarie, o comunque come riempitivo nelle aree dove il chirurgo plastico reputa utile intervenire. Si sottolinea che una percentuale del grasso autologo estratto dalla paziente stessa, tende a riassorbirsi naturalmente dopo alcuni mesi.

Risultati della liposuzione

Gli esiti dell’intervento di lipoaspirazione potranno essere visibili entro 15 giorni, nonostante il gonfiore potrebbe durare alcuni mesi e di conseguenza il progresso estetico potrà essere giudicato solo dopo questo lasso di tempo. Gli esiti in linea di massima sono durevoli, purché venga mantenuto il peso stabile: è importante sottolineare che la liposuzione non blocca l’aumento del peso e conseguentemente è fondamentale seguire una buona dieta e fare ginnastica.

Prezzo della liposcultura

Come per tutte le operazioni di chirurgia plastica, i costi della liposuzione non sono fissi e cambiano per mezzo di diversi componenti come: area dell’area da correggere, struttura scelta, bravura ed esperienza del chirurgo plastici, presenza dell’anestesista e dello staff medico. A livello indicativo l’importo è tra i 3.000€ e i 5.000 euro.

Needling: Aghi di bellezza

Il suo nome è Needling e viene dall’America : la recente cura per il ringiovanimento del volto la quale ha da tempo fatto innamorare personaggi famosi come Kim Kardashian e Meg Ryan, icone di splendore che hanno messo nel web i loro volti arrossati , tuttavia contenti.

Per mezzo di un roller dotato di molti microaghi asettici utilizzabili solo una volta, si fanno dei microfori con altezza variabile attraverso rapidi circolaszioni del rullo sulla faccia . la cura si effettua in mancanza di anestesia oppure con pomata anestetica . Il Needling è una procedura nota e apprezzata da un po’ di tempo, ma il rinnovamento sta nel dispositivo che consente maggiore comodità d’uso, sia per il chirurgo plastico che per il paziente. una procedura naturale di ultima generazione che bucando in modo superficiale nella cute , consente di favorire la produzione di collagene ed elastina regalando floridezza e ringiovanimento alle zone trattate . I microfori infatti sollecitano il nostro corpo a sanare i danneggiamenti con nuove cellule e incoraggiano la produzione del collagene.

La procedura del Needling è veloce e viene realizzata in ambulatorio: indolore e poco invasiva con questa metodologia si trattano esiti cicatriziali , smagliature, piccole irregolarità cutanee , macchie e rugosità superficiali. Una volta eseguita la seduta di Needling è regolare il verificarsi di un arrossamento il quale permane per un paio di giorni e che sarà facilmente copribile con il normale trucco . Complessivamente sono tre le sedute proposte per il Microneedling, a distanza tra loro 4-5 settimane, invece per l’esito finale occorre attendere più o meno 60-90 giorni . L’associazione del Needling con l’acido ialuronico liquido, porta ad un utilizzo leggermente più [raffinato | sofisticato | elegante | fine | : in questo caso le microlesioni generate dal Microneedling realizzano anche un’azione di veicolante sotto cute per l’acido ialuronico.

Il Microneedling può essere un’alternativa a procedure più aggressive non chirurgiche come laser CO2 o i peeling chimici, ma anche chirurgiche come il lifting del viso e del collo. Sottolineiamo la ripresa immediata alle attività quotidiane evitando di conseguenza conseguentemente degenze e contemporaneamente ottenere in ogni modo eccellenti esiti.

Maggiori info: www.beautys-magazine.com/needling-viso-stimolazione-naturale-collagene.html

Botulino: rughe e zampe di gallina, addio

Il botulino è una tossina prodotta da un batterio e se somministrata in grandi quantità può essere tossica. Tuttavia, nelle dosi utilizzate in trattamenti cosmetici e terapeutici, è sicura e in America è usata già da decenni dai chirurghi plastici per trattare l’inestetismo delle rughe. Infatti l’applicazione del botulino può migliorare notevolmente l’aspetto delle rughe sulla fronte e contorno occhi, producendo un effetto di giovinezza e bellezza del viso. Viene utilizzato per le rughe della fronte, tra gli occhi, per le famose “zampe di gallina” e, occasionalmente, per piccole rughe verticali sul labbro superiore e del collo. Le iniezioni sono efficaci in casi di rughe d’espressione. Il botulino è ideale anche per prevenire l’eccessiva sudorazione di mani e ascelle. La sua durata in questo caso è di circa 6 mesi.

Come funziona il botulino

Le rughe d’espressione nelle quali agisce il botulino sono dovute ai ripetuti movimenti del paziente nelle espressioni mimiche facciali quotidiane. Il farmaco ha la particolarità di indebolire localmente il muscolo eliminando così la ruga senza modificare l’espressione del viso.

Botulino: la tecnica

Il botulino viene iniettato con un ago sottile e non richiede alcuna anestesia. Questa procedura deve essere eseguita ambulatorialmente da un medico specializzato e con esperienza. I risultati sono immediati e l’effetto comincerà a notarsi dopo 24 ore e continueranno a migliorare per almeno 5 giorni. Dopo la seduta è possibile tornare immediatamente alla normale attività. La durata dei risultati dura in media 5-6 mesi, ma può variare da soggetto a soggetto.

Botulino: consigli per il trattamento

  • Non si deve pensare che gli effetti siano permanenti.
  • Non sottoporsi al trattamento se ad eseguirlo non è un medico specializzato.
  • Visto che le iniezioni di botulino possono provocare delle piccole ecchimosi, non sottoporsi all’intervento prima di un evento o un impegno importante.
  • Se i risultati del botulino non sono soddisfacenti, ripetere le iniezioni dopo almeno 4 giorni dalla prima seduta.

Botulino: complicanze

La complicanza più temuta dal botulino è la paralisi temporanea di un muscolo necessario. E’ molto insolito, ma è possibile che si verifichi la caduta della palpebra (effetto palpebra cadente), la quale può rimanere paralizzata per diverse settimane. È completamente reversibile con il tempo.
Altra complicanza è quella che l’effetto duri un paio di settimane o che addirittura sia nullo. Può essere a causa di dosi insufficienti, un medico inesperto o che il farmaco sia stato tenuto in cattive condizioni: il botulino richiede il congelamento del farmaco e la gestione è molto delicata.
Esistono poche controindicazioni all’uso. Non è consigliato il trattamento nel caso in cui ci sia l’uso concomitante di antibiotici aminoglicosidici, stati di gravidanza e e allattamento.

Rifarsi il seno: mastoplastica additiva cosa sapere

Scegliere il chirurgo: l’informazione è importante
La scelta del chirurgo è il primo passo e deve essere fatta accuratamente. Durante il primo colloquio, bisogna informarsi sul suo operato, visionare foto di prima e dopo (magari di pazienti che rispecchino più o meno la conformazione fisica più simile) dei suoi interventi e conoscere la sua esperienza lavorativa. Questi dati saranno utili sia alla candidata paziente per capire come lavora, sia allo stesso chirurgo per potersi orientare meglio nella reale fattibilità dell’intervento secondo le richieste del soggetto. Un ultima cosa da tenere presente è quella di prestare particolare attenzione alle foto e notare la presenza di eventuali cicatrici e confermare la bravura del chirurgo.

Protesi mammarie
Le protesi mammarie per l’intervento di mastoplastica additiva non sono tutte uguali. Esistono due tipi: protesi a soluzione salina, che come si può capire dal nome, sono riempite di acqua salata e protesi al silicone. Quest’ultime sono le più richieste e utilizzate dai chirurghi di tutto il mondo perché regalano un risultato più naturale e raramente si rompono.

Come viene eseguito l’intervento di mastoplastica additiva?
L’intervento di mastoplastica additiva è quello di creare una “tasca” nella parte superiore o inferiore (decisione che viene decisa in sede di vista in base alla conformazione fisica) dei pettorali, in maniera tale da poter inserire la protesi mammaria. Le incisioni possono essere eseguite in 3 zone differenti (le più frequenti).
• la metà inferiore dell’areola del capezzolo
• sotto il seno (scelta consigliata nella maggior parte dei casi)
• sotto l’ascella (nel caso in cui la paziente abbia dei capezzoli molto piccoli)

Alternative alla mastoplastica additiva
Una tecnica alternativa per aumentare il seno senza l’inserimento di protesi, è quella di aumentarlo con delle iniezioni di grasso autologo. Sembrerebbe una magia: si aspira dove ce n’è troppo e si mette dove serve. La questione è un po’ più complessa. Si deve sottolineare che l’aumento del seno non è lo stesso che riesce a dare la protesi, l’adipe che occorre per questa tipologia di intervento è moltissima. Il grasso aspirato viene purificato e di conseguenza ciò che viene utilizzato è solo di quanto prelevato. Inoltre c’è una reale possibilità che il grasso venga riassorbito dal corpo.

In certi casi serve anche un lifting del seno
Molto spesso per riuscire a realizzare l’effetto desiderato le protesi mammarie non bastano, bisogna eseguire anche un piccolo lifting chiamato mastopessi: una combinazione delle due tecniche che dona maggior sostegno al seno e un effetto più pieno nella parte superiore.

Post operatorio mastoplastica additiva
Viene consigliato alla paziente di essere sempre accompagnata da un familiare o un amico, in quanto i movimenti saranno molto limitati (non si potrà alzare le braccia, sollevare pesi, guidare…). Logicamente ogni caso è unico e dipende da paziente a paziente, ma generalmente occorrono una ventina di giorni per potersi riprendere a pieno. Il seno poi per circa 6 mesi apparirà gonfio. Dopo questo periodo si potranno apprezzare i risultati della mastoplastica additiva.

Quanto costa la mastoplastica additiva?
Il prezzo varia a seconda dell’intervento. In linea generale un intervento di mastoplastica additiva si aggira in torno ai 7.000€

Rifarsi con la chirurgia plastica è morale?

Evidentemente tutti gli strumenti incluso la chirurgia estetica che ci permettono di migliorare la propria qualità della vita in maniera ragionevole non possono essere criticati come non morali. Ad esempio le orecchie a sventola in un bambino – e quindi senza tutta la sovrastruttura culturale degli adulti – provocano nel piccolo paziente pesanti conseguenze psicologiche. La correzione di questo inestetismo è assolutamente giustificata dalla prospettiva di un miglioramento della sicurezza in sé.

A volte i casi sono meno evidenti e devono essere valutati nello specifico. L’ invecchiamento del volto è una naturale conseguenza del passare del tempo. La correzione degli inestetismi dell’ invecchiamento – nel limite del buon senso – sono da ritenere positivi. Quando invece si cerca la spasmodica giovinezza, si entra certamente in un ambito criticabile e a volte “patologico”.

5 cose da sapere sulla chirurgia plastica

  1. In Italia, chirurgia estetica è quasi mai a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Gli interventi chirurgici con esclusiva finalità estetica possono essere eseguiti solo in regime privato;
  2. Il servizio di chirurgia plastica del Servizio Sanitario Nazionale si occupa della correzione / sistemazione / riparazione di inestetismi legati a malformazioni e traumi (congeniti o acquisiti). I pazienti che vengono operati nei reparti ospedalieri di chirurgia plastica comunemente hanno fatto incidenti o hanno subito ustioni;
  3. Secondo la legge italiana, la Laurea in Medicina e Chirurgia è sufficiente per eseguire interventi chirurgici estetici. Non è necessaria la specialità in chirurgia plastica e quindi potresti essere operata da un medico di famiglia che non ha mai visto una sala operatoria;
  4. Quando si sceglie il chirurgo plastico per il proprio intervento di chirurgia estetica, approfondisci bene le informazioni sul professionista. Non ti fermare alle informazioni superficiali oppure alla bellezza del sito web;
  5. Non lasciarti ingannare dai casi di chirurgia plastica estrema che sono spesso pubblicati nei media. I risultati degli interventi sono – quasi sempre positivi – ma ciò non è garantito. I miracoli non esistono e purtroppo possono succedere complicazioni.

Russare: Rimedi e chirurgia

Non tutti sanno che il russamento non è soltanto un fastidio notturno per chi ci dorme insieme. Il russamento (roncopatia) è una condizione medica che richiede attenzione perché diverse ricerche mediche hanno collegato la difficoltà respiratoria notturna con un maggior rischio di malattie gravi cardiache e cerebrovascolari. Infatti chi russa respira con difficoltà durante tutta la notte e – comunemente – soffre anche delle cosiddette apnee notturne. Si tratta di episodi ricorrenti durante il sonno nei quali il paziente smette di respirare per un certo lasso di tempo. In somma chi russa fa una fatica fisica pesante durante il sonno invece di riposare. Questo comporta l’aumento del rischio infarto e ictus oltre che una serie di altri disturbi.

La chirurgia plastica offre una soluzione laser chiamata uvulofaringopalatoplastica. Si tratta di una procedura che riduce la porzione del palato molle responsabile delle vibrazioni del russamento e dell’apena morfeica. Dopo l’intervento il paziente – con oltre il 93% di successo – smette di russare, migliora la qualità della vita e previene gravi malattie.

Per ridurre l’incidenza del problema è possibile attuare una serie di azioni come ad esempio è opportuno dormire di lato, non essere in sovrappeso, pulirsi bene il naso prima di andare a dormire, usare un cuscino anallergico, non bere alcool, ecc.

Vedi: Russare rimedi

Fimosi: cosa può fare la chirurgia plastica?

La fimosi consiste nella stenosi del del tessuto prepuziale, che rende difficile la scopertura completa del glande. La pelle che ricopre il glande scorre a fatica e il problema si può verificare con il pene in erezione e in casi severi anche quando è flaccido. Le cure per la patologia comprendono un trattamento medico, che è fondamentale quando è accompagnata da infezioni o infiammazioni. A volte, se il problema è lieve, si può guarire con la ginnastica dedicata. Se si tratta di una questione più radicata, si deve ricorrere all’ intervento chirurgico specifico.

Le terapie mediche

I trattamenti per la patologia sono riservate a quei pazienti in cui il problema si abbina a processi infiammatori o infezioni. Si tratta soprattutto di trattamenti contro le infezioni, che vengono realizzate grazie all’uso di pomate o di antifungini, comunemente ad applicazione locale. Soltanto in casi problematici è opportuno associare una terapia con medicine antibiotiche orali. La terapia potrà essere integrata da un trattamento anti-infiammatoria a base di cortisone.
Quando si ha la fimosi non è possibile garantire un’igiene adeguata del glande, conseguentemente si può provocare un prurito al glande, che è sintomo delle irritazioni. Il prurito nell’uomo può indicare la presenza di infezioni, per questo è opportuno consultare il medico specialista.

Ginnastica per la fimosi

Nei pazienti meno severi la questione può risolversi in poco tempo allentando pian piano il prepuzio stretto mediante il ricorso alla ginnastica prepuziale. Tale ginnastica consiste nel eseguire una lieve tensione ad allargare nel prepuzio conservando la posizione allargata per qualche secondo. Ciò va ripetuto durante 15 min. alternando la tensione a momenti di riposo.

La chirurgia plastica di circoncisione

prepuzioLa procedura chirurgica per la fimosi può consistere nella circoncisione totale o parziale. Nella nella circoncisione completa si rimuove completamente pelle che copre il glande. Nel caso della chirurgia parziale si procede con una rimozione parziale del prepuzio. La circoncisione è un intervento definitivo, ma ha il fatto lasciare il glande totalmente scoperto. Il paziente dovrà abituarsi alla diversa sensibilità della del glande.