Storia della chirurgia plastica

Il fascino della bellezza, da sempre attira l’uomo che nei secoli si è fatto suo cultore, promotore e interprete. L’ideale del bello pervade la storia umana e di questo troviamo traccia da tempo immemorabile. Oggi la chirurgia estetica ci permette di andare oltre l’acconciatura, oltre il monile, oltre l’abito, il trucco, il maquillage. La chirurgia estetica consente di cambiare la conformazione stessa di quello che la natura ha stabilito, allargando le possibilità umane in un ambito prima relegato, se non alla pura fantasia, a tentativi al limite tra l’alchemico e il magico.

Le radici della chirurgia estetica affondano quasi quanto quelle della stessa storia dell’uomo. Ma sono i mezzi tecnologici e le scoperte scientifiche a cambiare radicalmente il progresso della chirurgia. Fortissimi propulsori per la ricerca e l’avanzamento delle procedure sono l’introduzione delle prime pratiche anestetiche, nel 1846, e soprattutto gli antisettici, nel 1867, che riducono drasticamente i decessi per setticemia e determinano l’inizio del periodo d’oro della chirurgia.

Queste due scoperte segnano anche una grossa divisione virtuale ideologica: se prima il ricorso alla chirurgia era dettato esclusivamente dalla necessità, nel corso del XIX secolo comincia ad affermarsi e a delinearsi un tipo di pratica medica con un fine completamente diverso: la bellezza.

L’illuminismo. L’obiettivo? Belli e felici

La chirurgia estetica come branca indipendente dalla chirurgia ha radice nell’Illuminismo. La pratica chirurgica, nel XIX secolo poteva essere attuata con dolore ridotto e pochi rischi d’infezione (anche se la profilassi e l’anestesia erano ancora ben lungi dalle prassi moderne) e la filosofia illuministica influenza anche le scienze mediche, inaugurando una fase moderna. Secondo l’Illuminismo, ciascuno è un libero individuo dotato di ragione autonoma, e al centro della questione sta il plasmare se stessi secondo un obiettivo, alla ricerca della felicità. Questi sono gli anni in cui viene coniato anche il termine “estetica”, ad opera di Immanuel Kant (1724-1804), e la filosofia del bello getta le basi della moderna chirurgia estetica.

Effettivamente, questa particolare branca della chirurgia ha richiesto nei secoli la necessità che le tecniche e le innovazioni scientifiche si affinassero a tal punto da riuscire a plasmare il corpo umano con successo. Ma non solo: perché la chirurgia estetica si affermasse davvero, i tempi dovevano maturare una cultura, figlia delle ideologie illuministe, che concepisse di poter avere il controllo su qualcosa, il corpo e le sue forme, che ideologicamente è stato predeterminato dalla Natura, e quindi, per tradizione, intoccabile e indiscutibile.

In altre parole, da questo momento l’uomo si sente libero di poter adottare qualsiasi strumento,di cui la scienza e l’esperienza disponga, per poter raggiungere il proprio ideale di felicità, sia esso anche quindi semplicemente il bello. Queste, in nuce, sono le vere fondamenta della chirurgia estetica più attuale. Costellata di fallimenti e innovazioni, di luminari lungimiranti e di oscurantismo, la lunga via della bellezza per mano chirurgica è comunque affascinante e molto più antica di quanto si possa immaginare. Ma il capitolo più affascinante probabilmente è quello scritto quotidianamente dai Michelangelo del bisturi di oggi, in cui la figura del chirurgo plastico estetico vive in un’aura di commistione armoniosa tra arte e scienza, tecnica consolidata dalla prassi e quel tocco di improvvisazione che fa di ogni opera, di ogni intervento, un unico. Perché, questa la strada futuribile della chirurgia, ogni persona è un’architettura irripetibile e l’omologazione è ormai un capitolo chiuso.

Chirurgia estetica dell’ ombelico

Non esiste un tipo ideale di ombelico. Anzi, la cosa affascinante é che ognuno di noi ce l’ha diverso e che questa diversità non deriva minimamente dal Dna. Probabilmente molti non si saranno mai chiesti se il proprio ombelico sia bello o meno e molti altri, pur non essendone soddisfatti, riescono a vivere lo stesso senza alcun complesso. Per le donne, in particolare per le giovani, le cose possono andare diversamente. Chi ha la fortuna di avere un bell’ ombelico non avrà nessun problema ad esibirlo anche in città, con un abbigliamento accattivante e ridotto all’ essenziale. Se invece la forma di questa zona non piace, si può rimediare in pochi attimi, con un intervento praticato in anestesia locale.

Quando ricorrere alla chirurgia estetica

La scelta di modificare la forma ed eventualmente le dimensioni dell’ombelico é personale e può essere valutata assieme al chirurgo. Se dietro alla richiesta di rimodellare questa piccola parte anatomica c’é una reale esigenza estetica, si può prendere allora in considerazione la chirurgia estetica. L’intervento é minimo ma richiede in ogni caso la presentazione di alcuni esami preliminari (del sangue, delle urine così come l’elettrocardiogramma), prescritti per qualsiasi intervento di chirurgia estetica per accertare il buono stato di salute generale del paziente. I tempi richiesti per il rimodellamento dell’ombelico sono ristretti: al massimo 20 minuti. La tecnica applicata varia ovviamente in base al tipo di correzione desiderata. Nello schema che segue elenchiamo le principali dismorfie ombelicali e le possibili correzioni.

Ombelico piccolo

E’ minuscolo, quasi trascurabile, ma la sua presenza balza subito all’occhio come un qualcosa di anomalo ed allo stesso tempo buffo. Si può ricorrere in questo caso alla chirurgia estetica per riportarlo ad una grandezza più proporzionata alle caratteristiche del proprio corpo. Il rimodellamento avviene attraverso un’incisione lungo la circonferenza. Per “fissare” l’ampiezza desiderata, il chirurgo inserisce un tappo di silicone della dimensione e forma desiderate, da rimuoverea cicatrizzazione avvenuta. Con questa procedura si riesce ad ottenere l’ingrandimento dell’ombelico senza necessità di ricorrere a punti di sutura.

Ombelico dilatato

Qui il problema é inverso: l’ombelico appare troppo grande e sproporzionato rispetto alla propria silhouette. Per rimpicciolire l’ombelico, si asporta una sezione circolare di cute e si pratica una particolare sutura in grado di restringerne il diametro. L’applicazione di un cerotto chirurgico, da rimuovere dopo 3-4 giorni servirà a fissare la nuova forma e la nuova dimensione.

Ombelico estroflesso

Spesso l’ombelico può risultare sporgente a causa di una porzione di tessuto che fuoriesce dalla sua cavità. Questa caratteristica risulta particolarmente inestetica ed individuabile anche di profilo o al di sotto di un capo di abbigliamento particolarmente attilato o leggero. Per restiuire più armoniosità alla zona é sufficiente rimuovere l’eccesso di tessuto che sporge dalla cavità ombelicale. Più che asportato (il termine fa infatti pensare ad un ricorso al bisturi), il tessuto in più viene vaporizzato con il laser CO2 (anidride carbonica) pulsato, ottimale per la sua focalizzazione e per la sua azione fotocoaugulante.

Ombelico a mardorla

Anche così l’ombelico non si presenta di certo sexy. Gli uomini amano le forme rotonde ed anche nel caso dell’ombelico questa preferenza non fa una piega. Per dare all’ombelico una bella forma rotondeggiante, vengono prelevate due sottili strisce di cute, in modo da ottenere seduta stante il risultato prefissato. Le incisioni vengono effettuate sulla parte superiore ed inferiore dell’ombelico oppure ai due lati di esso, a seconda della parte più appiattita.

Addome adiposo e rilassato

Un aumento di peso od un rilassamento dei tessuti addominali (situazioni molto comuni con l’avanzare dell’età, ma anche a seguito di una gravidanza o del susseguirsi di ingrassamenti/dimagramenti) può provocare un eccesso di grasso e cute che va a coprire l’ombelico. Questa situazione ovviamente é molto più inestetica rispetto alle altre sopra descritte. In questo caso ad essere rimodellata é l’intera zona addominale.  Se la dismorfia é determinata esclusivamente dall’esubero di adipe, si interviene con una lipoaspirazione dell’addome. Nel caso di rilassamento invece si ricorre alla dermolipectomia addominale, per risollevare la struttura muscolo-cutanea e rimuovere la cute e l’eventuale grasso di troppo. Il lifting addominale prevede anche un riposizionamento ideale dell’ombelico, che con il rilassamento – richiamato anche dalle forza di gravità – tende a scendere verso il basso.   Il rimodellamento dell’ombelico non richiede particolari precauzioni nel post operatorio. Al termine della chirurgia estetica dell’ addome, praticati gli eventuali punti di sutura, la zona ombelicale viene medicata con una garza. La medicazione viene rimossa dopo 2/3 giorni dall’intervento. Per i primi tempi, bisogna evitare di bagnare la parte mentre per almeno un mese si dovranno evitare movimenti che comportino lo stiramento dell’addome. Naturalmente l’ombelico va protetto fino alla completa guarigione: lontano quindi dal sole e da capi che possono dare fastidio alla zona, come bottoni od elastici.

 

Addominoplastica per la’addome rilassato

Questi fastidiosi chili di troppo non lasciano mai stare, per quanto rigore e impegno ci si metta i cuscinetti non spariscono! Una vita attiva fatta di sedute in palestra e mangiar sano a volte non basta, quando in passato si ha esagerato il segno rimane: pelle in esubero e cuscinetti in più!

Certo, le forme rotonde non mica da additare come qualcosa di antiestetico e contro la moda, ma è vero anche che quando ci si guarda allo specchio e si comincia a non piacersi più, beh la questione è ben altra!

La pancia e i cuscinetti sui fianchi sono i punti che si notano di più, soprattutto quando si sta cercando in tutti i modi di dimagrire, ma ogni sforzo resta vano. Gli amici, i parenti e i colleghi ripetono che si tratta solo di una questione di forza di volontà, ma quando l’impegno resta impagato, si tende ad abbandonare la sfida, anche perché quando effettivamente il peso è calato, la pelle in esubero e i vari altri inestetismi rimangono. È vero, la forza di volontà interiore ha il suo potere, questo è indubbio, ma a volte si necessita di una spinta in più, magari con dei risultati più marcati e immediati.

Quando si opta per un’ addominoplastica si sceglie una soluzione radicale, una nuova partenza per chi è agli inizi, una sorta di conclusione e di perfezionismo per chi invece ha completato il suo percorso di dimagrimento e non gli resta che dare letteralmente un taglio al passato e riavere indietro la tonicità di un tempo.

L’intervento dell’addominoplastica (l’asportazione chirurgica dell’ adiposità localizzata e del rilassamento cutaneo addominale) consiste nel praticare due tagli da fianco a fianco uno sopra e uno al di sotto dell’ombelico lungo la piega addominale e una terza incisione attorno all’ombelico. Successivamente verrà scollata la parte adiposa da quella muscolare e la pelle e l’adipe di troppo che si trovano tra le due incisioni verrà eliminata. A questo punto  la parte superiore verrà tesa verso il pube e successivamente suturata sapientemente e l’ombelico verrà riposizionato nella zona originaria. Ecco che l’intervento è concluso. Ovviamente il tutto sarà sotto anestesia epidurale. È da notare che questo particolare tipo di anestesia permette un risveglio più sereno.

Certo si tratta di un intervento impegnativo, con un post operatorio delicato e il paziente deve seguire pedissequamente le indicazioni del chirurgo, ma i risultati sono notevoli e colpiscono subito, insomma una “sofferenza” che ha come conclusione un sorriso e una nuova valutazione del proprio corpo!

Anche le cicatrici se curate nel modo giusto alla fine diventeranno solo sottili linee bianche facilmente camuffabili con il vestiario. In ogni caso se il fisiologico andamento cicatriziale del particolare paziente rende la cicatrice sgradevole, sarà sempre possibile sistemarla con una particolare chirurgia chiamata Mosaic Surgery che permetterà un esito migliore e con un livello estetico migliore.

Circoncisione: Chirurgia plastica intima maschile

L’intervento di circoncisione dell’ uomo consiste nella asportazione chirurgica totale o parziale del prepuzio. Solitamente questo tipo di intervento si intraprende per correggere determinate patologie. Tra queste ricordiamo il problema della fimosi, quando il prepuzio è stretto e non dà la possibilità di esporre il glande, e la parafimosi, nel caso in cui lo scivolamento della cute del prepuzio affronta problemi in fase di erezione. La circoncisione può essere praticata anche per la prevenzione del cancro dell’organo genitale. La circoncisione nell’uomo nello Stato italiano non può essere effettuata per motivi di culto. Nonostante la questione risulta alquanto dibattuta , pare che la circoncisione dovrebbe permettere un rischio inferiore di contrarre infezioni in conseguenza ad una relazione sessuale: pare essere questo uno dei benefici della circoncisione .

Perché si fa la circoncisione? 


la tecnica chirurgica per la circoncisione nell’uomo è il rimuovere in parte o totalmente il prepuzio, per provocare la scopertura definitiva del glande. Molte volte, con la circoncisione , viene praticata anche la rimozione del frenulo (frenulectomia). Consiste in un’operazione che solitamente viene svolto in day surgery . Il trattamento chirurgico può essere effettuato anche ambulatorialmente .
I motivi per cui si ricorre all’ intervento sono caratterizzati dalla cura della fimosi ereditaria o non congenita o dal rimedio al frenulo corto . Di norma la circoncisione nell’uomo si pratica in tenera età, ma c’è anche la circoncisione nell’ uomo adulto.

La consulenza di un esperto prima dell’ intervento è indispensabile . Si può ricorrere ad uno specialista in urologia o un andrologo . Sarà proprio lo specialista a considerare i singoli casi e a determinare se vi è la necessità ricorrere alla chirurgia intima. Il periodo post operatorio della chirurgia intima di circoncisione maschile e i tempi di recupero dopo la circoncisione maschile variano in base a quanto è stata invasiva la tecnica chirurgica a cui si è sottoposti . La chirurgia intima di circoncisione maschile con laser si esegue con anestesia locale e non dà un post operatorio complicato.
Il paziente, al termine dell’ operazione, sarà tenuto a seguire le prescrizioni del chirurgo per ciò che concerne la cura dell’igiene e i farmaci da prendere . Percepire un lieve dolore per qualche giorno dopo l’ operazione è plausibile e solitamente si tratta con comuni antidolorifici.

Tra gli esiti della operazione di circoncisione nell’uomo vanno inclusi pro e contro. Fra i vantaggi va ricordata l’eliminazione del rischio dell’insorgenza della fimosi, un calo delle infezioni delle vie urinarie, una diminuzione della propagazione delle patologie trasmesse per via sessuale, una maggiore pulizia, una riduzione del pericolo di cancro all’organo genitale e alla prostata. Ci sono anche dei vantaggi nel rapporto intimo, in particolare per quanto riguarda la maggiore durata delle prestazioni. Ci sono anche degli svantaggi legati alla chirurgia intima di circoncisione maschile . Il più importante tra questi è rappresentato dalla diminuzione di sensibilità nella zona del glande. Effettivamente non va trascurato che il prepuzio svolge un ruolo di rilievo nella sfera intima del soggetto , in quanto , oltre a produrre una sostanza lubrificante, ripara il glande ed è un’area erogena.

L’intervento chirurgico di trapianto capelli, rimane la miglior soluzione per il problema della calvizie

Il trapianto di capelli si conferma come la migliore soluzione valida per trattare il problema delle calvizie. Secondo specialisti del settore, l’Italia è uno i paesi leader nell’intervento di trapianto dei capelli. Mezzo secolo fa poteva sembrare impossibile che bulbi, prelevati dalla zona nucale (zona donatrice), fossero in grado di attecchire una volta collocati nell’area diradata parietale o frontale. Con il passare degli anni si sono ottenuti risultati estetici sempre più curati e naturali, ridonando un nuovo look, anche dopo anni di completa calvizie.

Le persone che soffrono di diradamento, di perdita dei capelli vivono questo inestetismo con grande disagio perchè la fisionomia cambia nel caso in cui si verifichi precoce stempiatura. Tutta questione di estetica: ci sono casi in cui esistono volti che vengono valorizzati dalla calvizie, facendo apparire il soggetto più deciso, virile e macho. Mentre in altre situazioni, ci si presta meno al cambio di stile, e giustamente ci si rivolge prima a cure dermatologiche per fermare la caduta e successivamente al chirurgo estetico.
trapianto-capelli-fotoTra i vari metodi per combattere la calvizie come sperimentazioni con staminali, laser, piastrine e farmaci, si può dire che al giorno d’oggi esistono varie tecniche non invasive per intervenire, a livello ormonale, sistemico o topico. Ma il trapianto di capelli con tecnica follicolare rimane la tecnica più utilizzata. L’importante è rivolgersi a strutture specifiche e chirurghi professionisti, in grado di intervenire con la massima professionalità per garantire il risultato.

Sotto un punto di vista clinico, la tecnica chirurgica per l’alopecia androgenetica prevede il prelievo dei bulbi dalla zona donatrice (la nuca) e il riposizionamento con l’autotrapianto nelle zone colpite dal diradamento. E’ una tecnica collaudata capace di offrire ottimi risultati, ma soprattutto naturali. Oggi iI paziente chiede operazioni poco cruenti, senza ricovero, senza esiti cicatriziali, con risultati veloci senza dover attendere lunghi periodi di recupero postoperatorio.
Da tenere presente nella chirurgia dei capelli, la bellezza che vuol dire armonia del volto. Ripristinare i bulbi nelle zone in cui si sono persi i capelli significa riprogettare la fisionomia del paziente. Questo vale sia per l’uomo che per la donna. Perdere i capelli può lasciare indifferenti o generare un vero dramma interiore, a seconda delle persone che devono affrontare questa situazione. Il chirurgo estetico deve fare anche la parte un pò da psicologo, cercare di capire le reali motivazioni che spingono all’intervento chirurgico e non ad altre soluzioni.

Correzione della ginecomastia

La ginecomastia è l’intervento chirurgico estetico che elimina l’eccesso adiposo sul seno e lo sproporzionato sviluppo della ghiandola mammaria negli uomini. Si tratta di un macro inestetismo che può arrivare addirittura a creare problemi interpersonali al paziente di sesso maschile e che esige quindi di essere corretto chirurgicamente. Stiamo parlando di un’operazione di chirurgia estetica molto semplice che non deve in assoluto terrorizzare il paziente che la necessita.

Preoperatorio della chirurgia del seno maschile

Durante la visita specialistica il chirurgo prescriverà al candidato paziente le analisi del sangue da effettuare per verificare il proprio stato di salute. È buona cosa smettere di fumare o diminuire il numero delle sigarette almeno sette giorni prima dell’ operazione di ginecomastia e alla stessa maniera eliminare l’alcol dalla propria alimentazione.

Operazione di ginecomastia

L’ intervento di ginecomastia viene effettuato in anestesia locale più sedazione, aspirando l’adipe in eccesso utilizzando delle piccole cannule inserite in incisioni appositamente eseguite in punti nascosti. Allo stesso modo la ghiandola mammaria iper-sviluppata verrà rimossa grazie ad una piccola incisione sotto il capezzolo. Talvolta possono esserci degli effetti collaterali come dei piccoli avvallamenti, modificazione del colore cutaneo della zona operata, nonché una certa ipersensibilità. La durata dell’operazione è di circa 20 minuti e il paziente rimarrà sei ore in clinica in osservazione post operatoria prima di eseguire le dimissioni.

Post operatorio della chirurgia del seno maschile

E’ del tutto normale avvertire fastidio ed un certo gonfiore nel post operatorio, eventualmente si potrà tenere la situazione sotto controllo con i farmaci prescritti al momento della dimissione. Per agevolare la riduzione del gonfiore, viene consigliato normalmente l’utilizzo di particolari bendaggi elastici, come fasce, da indossare quotidianamente per 15 giorni. L’eventuale edema che verrà a formarsi, in genere guarisce in un pio di settimane, mentre i tessuti saranno completamente normalizzati nel periodo di tre mesi. Vanno evitati chiaramente tutti gli sforzi fisici che implicano il lavoro manuale e le normali attività potranno essere ricominciate in pochi giorni con attenzione nei movimenti. Per la ripresa dell’attività sportiva si consiglia di attendere una settimana/10 giorni. Prima dell’esposizione solare, bisogna aspettare che la gli esiti cicatriziali siano diventati chiari e comunque dopo il parere del chirurgo.

ginecomastia-pre-postGinecomastia: Quanto costa?

Il costo della correzione chirurgica della ginecomastia mediamente varia tra 3.000 e 4.500€ in relazione alla tecnica operatoria che sarà necessario attuare ed è comprensivo di tutte le spese di sala operatoria, esami preoperatori, anestesista, controlli e medicazioni successivi all’intervento.

Ginecomastia: Risultati

Con l’intervento di ginecomastia, quindi l’eliminazione dell’adipe e dell’eccesso di ghiandola mammaria si risolve efficacemente e definitivamente l’imbarazzo legato ai momenti di intimità con la propria partner.
Questo tipo di intervento può essere eseguito in pazienti sani di ogni età, terminato lo sviluppo. Si avranno migliori risultati nei casi in cui il paziente presenti una pelle tonica ed elastica, capace di adattarsi ai nuovi volumi corporei senza rilassarsi. L’ideale sarebbe che il paziente arrivi al giorno dell’intervento dopo aver raggiunto un peso corporeo normale e stabile. Ci si rivolge all’intervento di ginecomastia, quindi alla correzione chirurgica,  quando la tipologia di accumulo non è risolvibile in alcun altro modo, specie se è data da ipertrofia (eccessivo sviluppo) della ghiandola mammaria.

Chirurgia estetica del naso: la Rinoplastica

La rinoplastica è uno degli interventi chirurgici più classici della chirurgia estetica. Nonostante sia fra i più diffusi, il rimodellamento del naso è considerato come una delle procedure più difficili da eseguire nel campo della medicina estetica per il bisogno di ottenere dei risultati perfettamente armoniosi con il resto del viso. Proporzioni ed armonie devono essere rispettate qualsiasi modifica venga effettuata. Non si tratta di un intervento puramente estetico: la rinoplastica viene effettuata anche per correggere il naso nel caso i cui si siano subiti traumi di una certa rilevanza o in caso di problemi respiratori derivanti dall’ipertrofia dei turbinati o da deviazioni del setto nasale.

Preoperatorio

In caso di rinoplastica durante la visita specialistica verranno indicati dal chirurgo al paziente gli esami che quest’ultimo dovrà effettuare per verificare le condizioni di salute. Sette giorni prima dell’intervento si renderà obbligatorio eliminare l’ assunzione di tutti quei farmaci come l’aspirina che per l’azione del proprio principio attivo potrebbero portare ad un sanguinamento maggiore nel corso dell’operazione. E’ consigliato cessare di fumare o abbattere sensibilmente il numero delle sigarette consumate, in modo tale da dare all’organismo il tempo necessario per prepararsi al meglio all’operazione.

Intervento

La rinoplastica inizia con un’ incisione eseguita tra la cartilagine alare e triangolare all’interno delle narici e dalla quale poi si passa a modellare l’osso e la cartilagine. Quando doveroso , si esegue sia la correzione del setto nasale che la sua ricostruzione. I tempi dell’operazione cambiano fondamentalmente in base all’ uso di specifiche tecniche. Con l’uso del laser per esempio i tempi sono sicuramente ridotti senza contare che vengono a mancare ematomi e edemi che di solito allungano i tempi di ripresa. Va evidenziato che questo è un’operazione che viene condotta , a meno di bisogni ricostruttivi, solamente in persone di età maggiore di sedici anni, momento nel quale le strutture ossee hanno raggiunto il loro pieno sviluppo.

Anestesia

Il paziente viene sedato profondamente utilizzando una infusione venosa , seguita poi da un anestetico locale ed adrenalina per contenere l’emorragia grazie alla sua azione vasocostrittrice. Meno sanguinamento è sinonimo di meno effetti collaterali per il paziente e di più ampia chiarezza nel corso dell’operazione per il chirurgo che eseguirà l’ intervento.

Cicatrici

Nella tecnica d’intervento di rinoplastica chiusa non sono previste incisioni sulla pelle, in quanto il rimodellamento del naso viene eseguito dall’interno delle narici stesse. Da qui il chirurgo plastico incide le muscose fino ad arrivare alla porzione di cartilagine o di osso da rimodellare. Di conseguenza la zona del naso può essere modellata secondo quanto deciso in sede di visita e secondo quanto il tessuto cutaneo può offrire. Quando la struttura del naso è stata ritoccata, cioè ossa e cartilagini, la pelle viene nuovamente riposizionata come copertura, senza essere incisa. La rinoplastica chiusa dà ottimi risultati estetici senza lasciare nessun segno visibile sulla pelle, ma è necessaria, per il chirurgo plastico, una grande conoscenza della procedura, una grande perizia manuale ed una esperienza notevole alle spalle.

Postoperatorio

La prima medicazione dopo una rinoplastica consiste nell’ inserimento di tamponi nasali, seguiti da piccoli cerotti ed una maschera protettiva. Dopo 24 ore vengono rimossi i tamponi mentre dopo 8 giorni viene eseguita una ulteriore medicazione e viene tolta la mascherina. La convalescenza dura più o meno quindici giorni , in seguito alla quale si può tornare tranquillamente al lavoro. Per apprezzare l’esito definitivo della rinoplastica è necessario però aspettare alcuni mesi, quando la struttura e l’aspetto del naso si saranno in via definitiva assestati. Tra le conseguenze è possibile riscontrare delle deformità dell’epidermide, delle cartilagini e dell’osso e la perforazione del setto nasale. Parliamo di conseguenze rare, ma che devono essere tenute da conto.

rinoplastica-pre-postCosto

Il prezzo di una rinoplastica si aggira mediamente intorno ai 4.000€, anche se questa valutazione può cambiare in difetto o eccesso a seconda dei cambiamenti che è necessario effettuare. Il costo dell’operazione  comprende tutte lo voci di spesa come chirurgo plastico, anestesista, sala operatoria, ricovero, personale infermieristico, medicazioni e controlli post operatori.

Risultato

I risultati della rinoplastica sono permanenti. Una rinoplastica ben eseguita dona un’immagine più proporzionata e una naturale bellezza. Per comprendere come possono essere i risultati di questa operazione, sarà utile vedere alcuni prima e dopo di rinoplastica. La rinoplastica è una operazione dall’esito durevole. La zona infatti non è particolarmente interessata dall’invecchiamento e quindi non è soggetta a ptosi.

Mastoplastica Additiva: quali protesi scegliere per un seno naturale

Le moderne tecniche nella chirurgia estetica del seno si affidano a nuove protesi personalizzate per un risultato unico e naturale, perchè l’intervento di mastoplastica additiva è soggettivo ed ogni seno ha le sue caratteristiche e di conseguenza un tipo di protesi. L’importante è saper scegliere la protesi più adatta con l’aiuto di un bravo chirurgo estetico che sappia consigliare al meglio la paziente.

Nell’immaginario collettivo, un seno prosperoso è segno di femminilità e quando una donna decide di rivolgersi alla chirurgia estetica per aumentare il decollette, in linea di massima ha già un modello al quale ispirarsi.. Non sempre però il risultato che vuole raggiugere è la decisione ideale per il suo fisico. Oggi la chirurgia estetica da molta importanza alla personalizzazione degli interventi e quindi anche alla scelta delle protesi da inserire. Una scelta che deve essere ponderata attentamente per evitare poi delusioni. Ma quali sono i parametri per scegliere la protesi ideale?

Parola d’ordine: risultato naturale

Scegliere la protesi giusta non è una decisione che può essere fatta in totale autonomia da parte della paziente. Sicuramente fondamentali sono le sue aspettative, ma a determinare il tutto è la visita preliminare, momento cardine diu tutto il percorso chirurgico. Da tenere presenti alcune importanti caratteristiche del seno: forma, misure, qualità della pelle, proporzione del capezzolo e dell’areola, insomma dati oggettivi. Le richieste delle pazienti vanno soddisfatte, ma non assecondate, ed è qui che entra in gioco la figura del chirurgo che, grazie alla sua esperienza, è in grado di individuare l’impianto più adatto al tipo di seno. L’ideale è sempre un tipo di chirurgia estetica che “sparisce” alla vista, cioè la naturalità di un intervento chirurgico è l’elemento che ne determina il successo. La mastoplastica additiva riporterà in questo modo l’armonia di proporzioni tra seno e fianchi.

Il giusto profilo

Al fine di accontentare tutti i tipi di richieste da parte delle pazienti, le protesi mammarie non sono standard, ma anzi, disponibili in vasta varietà di misure e profili. Si differenziano quindi in misura, diametro e proiezione. La caratteristica principale sta nella differenza del loro profilo, che può essere “basso” oppure “alto”. Le protesi “low profile” sono più piatte, mentre quelle “high profile” sviluppano rotondità verso l’alto e sono consigigliate nei casi in cui ci sia un insufficiente sviluppo della ghiandola mammaria. Il ricorso ad un tipo di protesi piuttosto che all’altra é legato al tipo di seno che si ha e che si desidera avere dopo la mastoplastica. Il tipo di protesi che offre i risultati migliori, viene valutato tenendo conto di alcuni fattori come le dimensioni, sia del seno da rimodellare, che della protesi o la finalità dell’intervento.
Dove posizionarle?
Dopo la scelta della misura della protesi si valuta anche il tipo di posizionamento più adatto; se in sede retromammaria, retromuscolare o parzialmente retromuscolare.

  • SEDE RETROMAMMARIA: Dietro il tessuto mammario e di fronte al muscolo. Si tratta di una posizione ideale in quanto consente un maggior controllo nello stabilire la forma ed il riempimento del “nuovo” seno.
  • SEDE RETROMUSCOLARE: Nel caso in cui la protesi venga posizionata dietro al muscolo pettorale, si avranno degli importanti limiti di forma e posizione del “nuovo” seno. Questa tecnica è praticamente una “scelta forzata” in caso di ridotta ghiandola mammaria da parte della paziente.
  • SEDE PARZIALMENTE RETROMUSCOLARE: Quando il seno è leggermente rilassato e/o i tessuti risultano troppo sottili, la protesi può essere inserita solo parzialmente dietro al muscolo pettorale (con la parte superiore dell’impianto posizionata all’interno di una tasca). Con questo accorgimento si ottiene un apprezzabile riempimento delle mammelle evitando di rendere troppo visibile la presenza della protesi mammaria.

Aumentare il seno senza lasciare cicatrici

L’intervento di mastoplastica additiva viene eseguito in anestesia locale accompagnata da sedazione. L’incisione che viene praticata per consentire l’inserimento della protesi è minima, sia per quanto riguarda lo spessore sia nelle dimensioni, tanto da realizzare, al giorno d’oggi, un aumento del seno senza esiti cicatriziali evidenti. Inoltre le incisioni sono posizionate in punti strategici, non facilmente esposti alla vista, come per esempio l’incisione periareolare a semiluna, in maniera tale da essere camuffata naturalmente.

Intervento di addominoplastica

L’ intervento di lifting addominale si premura di risolvere tutti difetti dell’addome come depositi di adipe in sovrabbondanza e la debolezza della zona nota anche sotto il nome di “ventre a grembiule”. Questi, difetti possono dipendere da una gravidanza o da un forte calo di peso . Esso serve a donare alla parte il suo aspetto sodo, sia a livello della cute che muscolare. La cute in più viene eliminata, le fasce dei muscoli avvicinate e l’ombelico riposizionato.

Fonte: www.pallaoro.com

Prima della addominoplastica

Nel corso della visita iniziale oltre che analizzare la situazione, il medico specialista in chirurgia plastica prescriverà al paziente le analisi da eseguire per verificarne lo stato di salute. 7 giorni prima dell’operazione sarà necessario evitare l’assunzione di aspirina e di farmaci con uguale effetto anticoagulante in modo tale da non dare vita un sanguinamento eccessivo durante dell’intervento . E’ suggerito altresì smettere di fumare o limitare il numero delle sigarette. Anche il consumo di alcolici deve essere cancellato.

Operazione di addominoplastica

Sono 2 le incisioni che vengono eseguite per l’ intervento di addominoplastica : la prima viene eseguita sopra il pube tra le due spine iliache e l’altra sopra l’ombelico. L’epidermide fra le incisioni viene asportata e viene condotto lo scollamento cutaneo nella regione sopra l’ombelico. I muscoli retti ed obliqui vengono poi riavvicinati per dare forma correttamente i fianchi. Sono quindi applicate le suture e sistemato l’ombelico. Vengono immessi dei drenaggi. L’ operazione di dermolipectomia addominale : dura circa sessanta minuti.

Addominoplastica : Anestesia

Sebbene l’operazione possa sembrare di un certo peso grazie al riposizionamento dei muscoli , la assente azione medica sulle fasce dei muscoli o su altri organi interni rende fattibile mettere da parte l’anestesia totale. Viene al contrario fatta una profonda sedazione per vena seguita successivamente da anestesia peridurale. In tal maniera , pur non ricordando nulla il paziente, si eviterà la sua intubazione ed il periodo di osservazione sarà limitato a sole 8 ore prima della dimissione.

Cicatrici dell’ Addominoplastica

Solamente una sottile linea orizzontale sopra il pube facilmente nascosta dallo slip. L’ opportunità del lifting addominale va valutata pesando la creazione della cicatrice contro il rilassamento della pelle addominale. Solo il soggetto interessato può decidere.

Dopo la dermolipectomia addominale

La parte coinvolta dall’ chirurgia estetica dell’addome viene compressa da una particolare fasciatura apposita, mentre il secondo giorno verranno rimossi i drenaggi e la fasciatura apposta subito dopo l’ intervento di addominoplastica viene rimpiazzata da una più tenera . Il quarto giorno la ferita viene medicata ed al posto della fasciatura vengono apposti dei cerotti compressivi . L’ 8° giorno la ferita viene pulita in modo accurato e vengono sostituiti i cerotti. I punti saranno eliminati il ventesimo giorno ed i cerotti compressivi mantenuti fino alla completa cicatrizzazione del taglio. L’esposizione al sole è vietata per almeno 60 giorni dopo l’ intervento.

Lifting addominale: Costo

Il prezzo di un’addominoplastica si aggira di media intorno ai seimila euro. Il prezzo definitivo può cambiare a seconda del modellamento effettuato e della zona trattata, oscillando quindi tra cinquemila e seimilacinquecento euro. Il risultato del lifting addominale è duraturo. Questo perché non solo la epidermide subisce uno stiramento ma anche le fasce muscolari vengono sistemate. Ovviamente il paziente dovrà collaborare per confermare questi risultati portando avanti uno stile di vita sano ed una alimentazione corretta, tentando di evitare gli sbalzi di peso. L’invecchiamento, ulteriori gravidanze possono influire nel mantenimento del risultato.

Rischi

L’operazione di addominoplastica può comprendere dei rischi che per quanto rari devono essere presi in considerazione: necrosi dei lembi cutanei, cicatrizzazione inadeguata . In questi casi è necessaria una nuova procedura correttiva. La creazione di ematomi possono rendere necessario un ulteriore drenaggio in sala operatoria. Ancor più rara la possibilità di formazione di embolia polmonare. Tali problemi dovranno comunque essere spiegati durante della visita specialistica preliminare dal medico specialista in chirurgia plastica che eseguirà l’addominoplastica.

Blefaroplastica: chirurgia estetica delle palpebre

La blefaroplastica è l’ intervento classico al quale sottoporsi quando a causa dell’invecchiamento o per fattori costituzionali le palpebre diventano pesanti e le borse formatesi sotto gli occhi rappresentano un problema che compromette l’estetica del viso e lo sguardo. Mancata armonia, sguardo meno interessante e rimpicciolimento dell’occhio, sono le conseguenze più comuni che possono essere eliminate con questo tipo di intervento estetico. Uno sguardo nuovo, più lineare e più giovane: questo è l’obiettivo della blefaroplastica.

Prima della chirurgia estetica delle palpebre

Come prepararsi all’intervento? La prima cosa da fare è smettere di fumare o ad ogni modo diminuire il numero delle sigarette fumate in maniera tale da dare la possibilità al corpo di poter approcciare l’anestesia al meglio delle sue condizioni. E’ inoltre necessario evitare di assumere farmaci che possano causare problemi di coagulazione del sangue o favorire perdite di sangue come l’aspirina (acido acetilsalicilico). Lo stato di salute del paziente dovrà essere comprovato da esami specifici che saranno prescritti dal medico stesso.

Chirurgia estetica delle palpebre

L’intervento di blefaroplastica consiste nell’eliminazione, sia nella palpebra inferiore che superiore , di piccoli accumuli di adipe che si formano e della pelle rilassata. Tecnicamente vengono eseguiti dei tagli lungo la piega palpebrale superiore e lungo la linea ciliare inferiore, eliminando la cute in eccesso. Questo tipo di intervento chirurgico aiuta anche nell’aspetto oculistico, infatti eliminando la ptosi palpebrale si consente all’occhio di aprire meglio assicurando una corretta ampiezza della visuale. Si sottolinea che il rilassamento delle palpebre troppo accentuato è causa di eccessivi sforzi degli occhi, quindi ad un affaticamento nella vista. Il lifting del viso è un intervento chirurgico estetico che spesso viene abbinato insieme alla blefaroplastica, in quanto la sola chirurgia estetica palpebrale non è in grado di eliminare totalmente dal viso le rughe e le zampe di gallina.

Chirurgia estetica delle palpebre: Tipo d’anestesia

Nonostante la situazione venga valutata in maniera soggettiva a seconda della situazione del paziente ed anche in base alla sua emotività, si sottolinea che per ciò che riguarda la blefaroplastica la zona da migliorare è molto limitata, quindi di solito si predilige operare in anestesia locale con sedazione.

 blefaroplastica (1)Cicatrice della Blefaroplastica

Gli esiti cicatriziali residuati da una operazione di chirurgia estetica delle palpebre sono normalmente poco visibili. Le cicatrici formate infatti sono parzialmente nascoste: tutto ciò è dovuto alla scelta di specifici punti nei quali operare, lungo le naturali pieghe dell’epidermide delle palpebre ed alla grande abilità di cicatrizzazione della zona operata. In generale con molta difficoltà una volta trascorsa la fase di guarigione ed il naturale periodo di ripresa della persona, dopo l’intervento sono visibili tracce che possano dimostrare l’avvenuta operazione.

Chirurgia Estetica Palpebrale: I giorni successivi

Nel periodo successivo all’ operazione di blefaroplastica si mettono delle medicazioni di solito composte da cerotti di una certa grandezza per coprire i punti. Il quarto giorno vengono tolti i punti e messi dei cerotti di piccole dimensioni, mentre l’8° giorno vengono rimosse le medicazioni e viene prescritta una terapia laser a margine della convalescenza. Ogni tanto, dopo l’ intervento di blefaroplastica possono verificarsi condizioni di secchezza oculare o irritazione che possono richiedere per risolversi di una terapia specifica con collirio. E’ possibile incorrere anche in una piccola perdita di sensibilità o piccoli problemi simili. Più di rado, ma va sempre tenuta da conto come eventualità, che possano sopraggiungere la asimmetria delle rime palpebrali, la imperfetta chiusura palpebrale. Rarissimamente si possono verificare complicanze alla funzione dell’occhio.

Blefaroplastica : Quanto costa?

I costi della blefaroplastica varia a seconda della gravità dell’ intervento. Il prezzo può cambiare quindi da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di 3.000 / 3.500 euro, in base agli interventi applicati sulle palpebre inferiori o superiori o su entrambe.

Blefaroplastica: Risultati

Comunemente l’operazione di plastica palpebrale viene considerata una procedura di chirurgia di tipo permanente a causa dell’asportazione della epidermide in eccesso nella zona palpebrale, ma come ogni intervento di chirurgia estetica essa è correlata anche ad altri fattori come il passare del tempo, lo stress, la specifica capacità del paziente di seguire le istruzioni date e ad alcune problematiche che possono occorrere.