Storia: La svolta della chirurgia: gli antisettici

Prima dell’avvento degli antisettici, la chirurgia restava relegata nell’ambito della necessità. Vi si ricorreva solo quando ormai ogni altra terapia sarebbe stata inutile e il gran numero di decessi dopo l’intervento abbassava decisamente il tasso di successo delle pratiche chirurgiche. Con lo sviluppo delle pratiche antisettiche, la chirurgia vede la più grande svolta di tutti i tempi e i rischi connessi al decorso postoperatorio calano decisamente, così come i casi d’infezione. Il merito è di Joseph Lister, che nel 1867 divulgò l’acido fenico come antisettico, pratica in uso anche fino agli ultimi anni del XIX secolo.

Il ruolo dei chirurghi estetici per la diffusione degli antisettici fu ingente, favorendo la riduzione del timore per la chirurgia. Il 6 novembre 1877, durante un discorso presentato all’Associazione dei medici newyorkesi, Robert F. Weir (1838-1927), figura-chiave per lo sviluppo della chirurgia estetica americana, esortò a effettuare un’accurata disinfezione di strumentazione, sala operatoria, chirurgo e paziente, affinché quest’ultimo non fosse esposto a rischi inutili.